Viaggiare è camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino
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Normandia e Bretagna
Alba del 6 giugno 1944, data ricordata in tutto il mondo. Chiamato in diversi modi, D-DAY, OPERAZIONE OVERLORD, ma forse il più diffuso è SBARCO IN NORMANDIA.
Proprio da quelle coste inizia questo viaggio nel nord della Francia in Bretagna e Normandia. Da quel di Montese partiamo e dopo poco il confine pernottiamo in un vecchio castello, la mattina si riparte e arriviamo alle falesie di Etretat, in Normandia. Per qualche giorno percorriamo la costa in direzione ovest.
Segnate da questo disumano spargimento di sangue nei dintorni delle spiagge tatticamente denominate Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword si possono osservare le costruzioni erette dai Nazisti che fanno parte del Vallo Atlantico. Non passano inosservati i segni indelebili che i lunghi e pesanti bombardamenti hanno causato, sulle stesse spiagge e nelle vicinanze. Numerosi sono i giganteschi resti dei porti artificiali costruiti dagli alleati : “…se i porti necessari per l’invasione non possono essere presi, allora bisogna costruirli!” (Winston Churchill). Inutile sottolineare che tutto il paesaggio è fortemente condizionato da quanto accaduto. Tra musei e monumenti commemorativi sicuramente il cimitero Americano di Colleville sur Mer, con le sue 9387 croci in marmo bianco e quello tedesco detto cimitero dei vinti a La Cambe , che conta 21222 croci di granito, sono i luoghi che lasciano senza parole.
Arriviamo a Cherbourg, grande porto dove a La Cité de la Mer visitiamo con audio guida un sottomarino atomico ovviamente bonificato e quindi dismesso: visita che lascia il segno per gli appassionati di film sui sottomarini. Scendiamo verso sud sino a Genets. Il meteo non ci assiste, come classico nella costa atlantica non di rado dal sole si passa a vento e pioggia. Ma il giorno successivo ci da tregua e visitiamo Mont Saint Michel con uno splendido sole. Che dire, sempre molto affascinate, unico neo: l’incredibile folla di visitatori. Nel pomeriggio bellissima passeggiata a cavallo nella baia, ammirando la danza della marea.
Non tralasciamo la parte culinaria tra tutto questo, indimenticabili mangiate di crostacei e molluschi, abbiamo perso il conto delle Mules-Frites mangiate. Proprio per questo come non possiamo fare visita a Cancale, patria delle Huitres ovvero le ostriche. Interessantissima la visita ad una delle svariate ditte di produzione, lavoro sicuramente non bello e molto lungo per poter ottenere un’ostrica di qualche anno da potersi gustare con qualche goccia di limone. Molto caratteristico il porticciolo di fronte agli allevamenti, che con la bassa marea si perdono all’orizzonte, dove vendono ostriche ovviamente freschissime. Dopo averle gustate, si butta sulla spiaggia la conchiglia. (nella foto vedrete le quantità gettate).
Proseguiamo visitando Saint Malò, bellissima città fortificata e Dinan cittadina medievale, entrambe degne di nota. Ci spingiamo sino a Port a Latte e Cap Frèhel nell’estrema punta della Bretagna, ma a causa del vento fortissimo e della pioggia è impossibile visitare il faro. Da qui sino alla penisola di Crozon niente di particolarmente interessante, ma la penisola regala coste con scogliere e insenature davvero belle. Visitiamo Brest, raggiungiamo infine la punta più a ovest: Pointe du Raz con il suo faro letteralmente in mezzo all’oceano.
Una piccola visita a Guérande per acquistare un po’ dell’ottimo sale e riprendiamo quindi la rotta verso l’Italia, passando dalle terre dei Castelli della Loira sempre apprezzabili. I castelli sono davvero tanti, decidiamo quindi di visitarne solo 2 : scegliamo il castello di Villandry, conosciuto per i bellissimi giardini ed orti e l’affascinante castello sull’acqua di Chanonceau, gremito di gente, ma molto suggestivo.
Rientriamo a casa facendo il passo del Monginevro, dopo aver percorso circa 5.430 km !