L’America non è soltanto una parte del mondo. L’America è uno stato d’animo, una passione.
E qualunque europeo può, da un momento all’altro, ammalarsi d’America.
E’ un sogno nel cassetto quello americano, un viaggio da sempre desiderato e che finalmente nell’agosto 2012 si realizza.
America West Coast. Ogni viaggiatore che si definisca tale non può, almeno per una volta aver desiderato di fare questo viaggio. La città degli Angeli, la città del gioco d’azzardo, il tour dei grandi parchi………
Atterriamo a Los Angeles, ritiriamo la Wolkswagen Ietta berlina bianca, 2500cc ovviamente a benzina, cambio automatico, sedili in pelle e ci dirigiamo dritti dritti a Hollywood, abbiamo trovato un piccolo albergo proprio a 100 metri dalla Walk of Fame, che visitiamo durante la serata. Il mattino prendiamo la metro e andiamo agli Universal Studios, che racchiudono in una vastissima area sia studi cinematografici, al chiuso e all’aperto, che parchi tematici e giochi per grandi e piccini. Inutile sottolineare che vedere dal vero le ambientazioni dei più famosi western, delle più note serie tv o altro fa fare un salto dentro a un mondo immaginario che colpisce davvero.
Nel pomeriggio andiamo a toccare le acque di Beverly Hills, con foto al fianco delle torrette divenute famose grazie a Baywatch e subito direzione verso Las Vegas. Città del gioco d’azzardo, città finta, città del divertimento………….insomma se uno non la visita non può capire o immaginare come può essere esageratamente americana questa città! Pernottiamo al Luxor , hotel a forma di piramide egizia con solamente 4407, sì, avete capito bene, quattromilaquattrocentosette camere. Un consiglio: visitate Las Vegas di notte, perché con tutti i milioni di watt di illuminazione presenti,merita davvero!
Non solo città, iniziamo ad avventurarci anche nei grandi parchi, per primo il Grand Canyon, gola creata grazie all’erosione del fiume Colorado in milioni di anni, che si estende per poco meno di 5000 km quadrati. Nei pressi di Page ammiriamo un’altra meraviglia della natura con una visita guidata: Lower Antelope Canyon Monument. (Una curiosità: questo parco è al di fuori delle tessere dei parchi nazionali americani perché “lasciato” ,se così si può dire, alla popolazione Navaho).
Facciamo una nuotata a Lake Powell ed arrivati a Moab, percorriamo un tratto della Scenic Way 128 davvero apprezzabile e troviamo un ranch, un po’ isolato, dove facciamo una bella cavalcata nelle valli circostanti, dove sempre il Colorado fa da padrone e dove hanno girato numerosi film western. Il giorno seguente il caldo non ci scoraggia e con una passeggiata di un paio di ore scoviamo nel parco di Arches il Delicate Arch, meraviglia della natura. Lungo la strada che dallo Utah ci sta riportando in California visitiamo anche il Bryce Canyon che ci regala panorami mozzafiato e lo Zion N.P.
Appena oltrepassiamo il confine ed entriamo in Nevada iniziamo a pensare che nelle vicinanze ci sia l’Area51, ma l’unica traccia tangibile è un piccola area di sosta tipicamente americana, dove vendono gadget sia della misteriosa Area51 che del vicino Bunny Ranch. Anche se non abbiamo avvistato alieni, siamo alle porte della Death Valley e ci “abbronziamo” sotto il sole che fa segnare 122°F (50°C) , raggiungendo anche gli 86 metri sotto il livello del mare a Badwater.
Ci rimettiamo in viaggio di buon ora perché ci aspetta una tappa lunghina, dobbiamo raggiungere lo Yosemite. Percorrendo la Tioga road che attraversa tutto il parco, si vedono animali selvatici e una fauna unica. Una parete verticale di granito di 1444 metri di altezza domina la valle: Half Dome. Non lontano, il Sequoia National Park ci fa sentire davvero piccoli nei confronti della forza della natura. Centinaia di sequoie svettano dal terreno, ma una in particolare rimane nelle nostre menti, la Sherman Tree, il più grande organismo vivente per volume. Il suo volume è stato stimato in 1487 m³, alto 83.8 metri con un peso complessivo in circa 1.910 tonnellate. Ma le sorprese non sono finite, pochi minuti prima di uscire dal parco avvistiamo un bel cucciolo di orso che riusciamo anche a filmare!
Ultima tappa San Francisco. Visitiamo la città ed i vari Pier sull’oceano ( famoso il PIER39 con i suoi leoni marini) e facciamo una bellissima esperienza: visitiamo Alcatraz. Prendiamo traghetto e in qualche minuto mettiamo piede sull’isola. Fortificazione nata per difendere la baia, trasformata in carcere nel 1933, rimane tale sino al 1963 quando viene chiuso per motivi economici. Mantenere un detenuto ad Alcatraz costava di più che alloggiarlo nell’albergo più lussuoso di New York.
Riconsegnamo l’auto e risaliamo in aereo, dopo aver vissuto un’esperienza straordinaria.