” La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte “
Dopo aver visitato l’occidente perché non concedersi l’oriente. Destinazione Russia.
Mai stati propensi a viaggi di gruppo organizzati, in questo caso, dopo diversi consigli, cediamo al viaggio da veri turisti medi italiani. Vi assicuro che con il senno di poi è stata una scelta veramente ottima.
Primo problema la lingua: anche se riusciamo a parlare inglese, francese, spagnolo e qualche parolina di tedesco, con il russo è davvero un problema. Non pensiamo poi alle scrittura “cirillica”, indicazioni stradali e fermate della metro comprese. Insomma con un volo diretto a San Pietroburgo, scendiamo dall’ aereo e ci vengono a prendere per portarci alla nostra nave. Si avete capito bene: nave. Questo crociera fluviale si svolgerà da San Pietroburgo a Mosca lungo laghi, fiumi e canali artificiali con decine e decine di chiuse fatte costruire da Stalin per portualizzare Mosca.
Iniziamo con un paio di giorni di visita a San Pietroburgo, la Venezia del nord. Le cattedrali di Sant’Isacco e di Kazan, credo abbiamo un valore davvero inestimabile, sia come architettura che come materiali. Pensate che la prima ha una cupola in oro di circa 100 chilogrammi. Tra canali e monumenti vari arriviamo all’ingresso del Museo Hermitage, di sicuro tra i più grandi e più importanti a livello mondiale. Si calcola che trascorrendo 8 ore al giorno impiegando 1 minuto soltanto per ogni oggetto esposto, servirebbero 15 anni per concludere la visita. Naturalmente noi in un paio di ore ce la caviamo anche grazie ad una guida che ci accompagna direttamente ai punti cruciali e più importanti.
Lasciamo la terra ferma ed iniziamo la navigazione. Sostiamo nella cittadina di Mandroga, costruita appositamente per i turisti, ma abitata, che da perfettamente l’idea di come era un tipico villaggio russo nella foresta. Sempre in Carelia, sulla parte nord del lago Onega, visitiamo l’Isola di Kizhi, patrimonio dell’Unesco dal 1990 in quanto è un vero e proprio museo a cielo aperto. La Chiesa della Trasfigurazione fa da padrona: completamente in legno, costruita senza nessun oggetto di metallo, è semplicemente tutta eretta ad incastro, ben 22 cupole su 5 livelli. Arriviamo a Goritzy e visitiamo il famoso Monastero San Cirillo Belosersky. Tappa a Yaroslavl, una delle più belle città dell’Anello d’Oro di Mosca e Uglich, città tra le più antiche di Russia, fondata nel 1148. Tutte queste tappe sono intervallate dalla navigazione e dai vari intrattenimenti della nave, molto piacevoli e divertenti. Sottolineo i passaggi nelle chiuse che tra salite e discese, riescono a farci arrivare sul fiume Moscova che ci porta dritti al porto di Mosca.
Ultimi due giorni di visita nella capitale. Non possiamo evitare di visitare la metropolitana, che è una vera e propria opera d’arte, un museo pubblico oserei direi, pensate che trasporta qualcosa come 6.72 Milioni di persone al giorno. Camminando entriamo anche nella Piazza Rossa, che purtroppo era impegnata per buona parte da una tribuna per uno spettacolo. Su prenotazione visitiamo anche il Cremlino, fiscalissimi su orario e sui controlli. Non nascondo che averlo sempre visto solamente su documentari o film, spesso riguardanti la guerra fredda, e d’un tratto trovarsi all’interno di questo luogo così misterioso e importante crea una strana sensazione. Ultimi passi nella Mosca notturna, metropoli che regala bei giochi di luce.